Un augurio speciale ai nostri viaggiatori

Oggi, con l’avvicinarsi delle festività, vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato con passione alle molteplici attività e proposte in cui siamo coinvolti ogni giorno.

Un ringraziamento particolare va sicuramente a tutte le persone, famiglie ed aziende che si sono affidate a noi per organizzare i loro viaggi. Che siano di lavoro o delle  meritate vacanze, noi siamo felici di accompagnarvi.

La fine dell’anno è anche il periodo in cui si tirano le somme e si fa un bilancio conclusivo. Ma attenzione: non si sta parlando di un bilancio numerico, bensì di un bilancio delle esperienze vissute grazie ai nostri amici viaggiatori. Fare una classifica è sempre difficile perché ogni viaggio è bello e appassionante da organizzare, ma è ancor più bello da vivere. Partire alla scoperta di culture, luoghi sconosciuti e i loro abitanti non ha prezzo.

Oggi vogliamo fare gli auguri a tre persone speciali che nel loro modo di viaggiare sono completamente diverse: Sabina, Paolo e Claudio. Ci hanno insegnato cose importanti, quali la Pianificazione, la Perseveranza e la Passione. Vogliamo che queste attitudini facciano sempre parte dello state of mind di Eurasian Travel. I nostri tre avventurieri ci hanno fatto comprendere appieno non solo come assecondare le loro aspirazioni di viaggio, ma anche come trasmetterle. Grazie!

Sabina

e il suo lungo viaggio estivo in treno da Bologna a Pechino sono stati una scoperta continua. Era troppo semplice organizzare un viaggio con la classica Transiberiana, a bordo di treni a lunga percorrenza. Sabina ha sempre viaggiato con la sua bicicletta. Questa volta ci ha chiesto di consigliarle un viaggio a tappe ben preciso. Da Verona a Vienna, Varsavia, Minsk, San Pietroburgo, Mosca, Kazan, Ufa, Irkutsk, Ulan Bator fino a Pechino. Durante tutto il tragitto, tra un treno regionale e l’altro, si è fermata per scoprire le città. Girovagare e pedalare tra le strade e i parchi è stato come se avesse sempre vissuto tra quei luoghi.

Le singole prenotazioni dei biglietti ferroviari, fatte in tempi e modalità diverse a causa delle differenze di gestione della biglietteria dei singoli operatori, non sono stata cosa semplice: era possibile prenotare alcuni biglietti solo 60 giorni prima della partenza, altri per fortuna molto prima. Ma tenere nota di tutto, dai differenti fusi orari ai giorni in cui Sabina avrebbe percorso quella tratta (alcuni treni non viaggiano tutti i giorni!), non è stato semplice. Tuttavia, ciò ci ha permesso di vivere con lei l’avventura tra gli scompartimenti dei vagoni e le città da visitare.

Paolo Venturini

e la sua sfida al freddo siberiano sono stati l’inizio di questo anno che sta terminando, ma noi li consideriamo un nostro punto di arrivo. Paolo ci ha coinvolto nella sua impresa sportiva a -60° per oltre un anno. Le relazioni con le autorità locali (Ministero degli Affari Esteri della Yakutia e Protezione Civile) e l’organizzazione del viaggio per Paolo e il suo staff, sono state solo alcuni degli aspetti con cui ci siamo confrontati, probabilmente quelli più ordinari.

L’aspetto più interessante e motivante per noi è stato probabilmente il continuo confronto con Paolo e la sua squadra. Una preparazione meticolosa, elaborata nei minimi dettagli, proprio per questo a tratti estenuante. Cercare le condizioni climatiche più estreme del periodo – Ojmjakon, villaggio russo, è il luogo abitato dove nel mese di gennaio si registrano le temperature più basse del pianeta (fino a -60°C) – ma soprattutto la pianificazione perfetta che Paolo ha voluto per garantire la massima sicurezza al suo staff medico e agli operatori televisivi che lo seguivano in questa pazza avventura, sono solo alcuni degli elementi che hanno richiesto una totale attenzione da parte nostra.

Questa esperienza è stata per noi incredibilmente formativa, perché ci ha dimostrato che con la dovuta organizzazione e perseveranza tutto è possibile. Coniugare una sfida personale estrema, che mette a rischio la propria vita, con la garanzia che le persone al tuo fianco si trovino in totale sicurezza, è stata per noi una grande soddisfazione. Indubbiamente maggiore del risalto mediatico che l’imprsa di Paolo ha innescato sui media italiani e russi. Paolo ci ha ricordato, un po’ come fa nelle scuole, che in ogni angolo della terra è possibile fare l’impossibile a patto di rispettare non solo se stessi, ma soprattutto i popoli, le loro tradizioni e l’ambiente circostante.

Ringraziamo Claudio

per ultimo perché la sua avventura non è ancora terminata. Chef in un noto ristorante di Firenze, anche lui ci ha coinvolto nel suo viaggio, “Il viaggio più bello della mia vita”. Si tratta di un viaggio di quasi 40000 Km, alla guida della sua Smart, attraverso molti Stati facenti parte del continente Eurasiatico. Da Firenze attraverso Austria, Polonia, Lituania, Estonia, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tajikistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Iran, Azerbaijan e poi ancora in Russia, dove Claudio ha accettato il nostro suggerimento di visitare il Daghestan, la Cecenia, la Repubblica di Calmucchia e la Crimea attraversando il mitico ponte di Kerch per poi spingersi fino a Sebastopoli. Il rientro in Europa è previsto passando tramite Georgia, Turchia, Bulgaria, Romania, Ucraina, Slovacchia, Bielorussia e poi si vedrà…

Claudio viaggia completamente in solitudine, o meglio, con la sola compagnia della sua automobile (che partiva già ad ottobre scorso con la bellezza di 280000 km di storia), del suo sorriso contagioso e del suo entusiasmo.

Vi invitiamo a curiosare e a riflettere su alcuni spunti che Claudio dà sui suoi social network. Tra la scoperta di piatti tipici e racconti di viaggio vengono sfatati alcuni falsi miti che circolano su blog e siti web. I paesi che sta attraversando, tra Europa ed Asia, sono sicuri e liberi. Con le dovute autorizzazioni (visti in primis) è possibile muoversi in totale libertà sulle strade, ad esempio, di Iran e Russia.  Mai un problema con le forze di Polizia, mai un problema con le popolazioni che sta conoscendo. Anzi in tutti i posti che finora Claudio ha attraversato ha trovato sempre grande cordialità, ospitalità e disponibilità a risolvere i piccoli problemi che inevitabilmente sorgono in un viaggio in auto durante l’inverno.

Questa è la dimostrazione che si può viaggiare ovunque, anche in Asia, senza pregiudizi.

Ad oggi non sappiamo in quale tratto di strada esattamente Claudio e la sua Explorer trascorreranno il Natale e il Capodanno, ma siamo sicuri che quei luoghi lo accoglieranno non come uno qualsiasi di passaggio, ma come uno di loro!

Che le esperienze di Sabina, Paolo e Claudio vi ispirino!

Wild, Safe, EurasianTravel!

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